PROGETTI IN GARA

CATEGORIA UPCOMING

UPCOMING

neo-laureati o studenti di scuole di moda

DOLL à-portér

mira ascoli

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La collezione trae ispirazione dalle fashion dolls, icone di perfezione per eccellenza. L’obiettivo è destrutturare il concetto stesso di perfezione attraverso l’uso intenzionale di sproporzioni nei vestiti, richiamando quelle presenti nelle miniature delle bambole.

Dritto filo

maria bruni

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Dritto filo, segue un racconto – un’idea che collega il fatto a mano con il cartamodello, il manichino, il tessuto, l’ago e il filo. Un percorso che punta i riflettori su due mondi: la modellistica e la sartoria. Da essi emergono e si sviluppano valori profondi come il legame tra l’abito e chi lo crea, un legame che attraverso la manualità e il contatto diretto con il tessuto fissa un’identità profonda e indelebile. Il passaggio dal bidimensionale al tridimensionale, ovvero dal cartamodello all’abito confezionato destinato alla terza dimensione: è l’argomento al centro di questa analisi, in cui alla parte di ricerca storica e sociale sul significato e i contributi dei massimi esperti per ogni tecnica citata, si aggiunge un legame emotivo dovuto al mio primo approccio personale alla moda.

CARTESURREALISTE, UNMAZZODICREATIVITA’

Camilla Di Cesare

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SULLA MIA PELLE

Rita Diomaiuto

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Mostro attraverso i miei capi i segniche lascia la mia malattia, il Lupus. In particolare tramite il rashcutaneo sul volto.

ABITANTI

Leonardo Fizialetti

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“Abitanti” nasce dalla volontà di indagare sulla struttura abitativa e sul rapporto che intercorre tra noi, la nostra casa e gli oggetti che si trovano al suo interno. La narrativa segue gli abitanti di una dimora astratta ed il viaggio che questi compiranno per uscirne, portando con loro solo ciò che è necessario alla propria crescita interiore, lasciando dietro i ricordi che lì tenevano prigionieri all’interno.

L’ENNUI

Annamaria Jerinò

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Parlare di noia può sembrare a molti un’impresa angosciante. Gli interi outfit presentati nella capsule sono stati pensati secondo l’estetica retrò della noia, in particolare facendo riferimento agli anni Venti, per giungere in fine ad una riflessione parallelamente a ciò che nella moda di oggi vuol dire “noia”. Il progetto ruota attorno alla figura cel soggetto annoiato: con l’affermarsi del fast fashion, che ha ormai generato la tendenza dell’acquisto compulsivo, chiunque viene sommero dai propri oggetti (dunque anche l’oggetto moda), possedendone talmente tanti da non trovare alcun legame con essi o la realtà stessa. “L’ennui” si propone come un percorso visivo (e a tratti disturbante) a metà tra il rigore della piatta realtà del nuovo “uomo borghese” e l’alterazione di essa tramite il sogno e l’alienazione.

GióGió capsule collection 2021

Giovanni Lizzio

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Cosa di bello ci lascia un’amicizia fuori da ogni logica temporale. Quando le contamina zioni emozionali e mentali regalano nuove opportunità di visione del vivere. Un uomo, in sé estremamente elegante, che diventa il racconto conclusivo di un delicato ma intenso rapporto tra due ragazzi con destini tristemente diversi. Una forza autentica, privata e riversata in una lotta fin troppo complessa da poter vincere, è custodita nella collezione uomo “Giògiò”. Diventare consapevoli di ogni singolo dono che la vita regala; essere grati di ciò che prima si riteneva scontato.

nessuna traccia

Emma Orsucci

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La natura mi ha sempre affascinato, in particolare la montagna, con la sua duplice caratteristica di essere maestosa e al tempo stesso
pericolosa. Lo sport che rappresenta al meglio questi concetti è sicuramente l’alpinismo. La collezione è rivolta a giovani adulti che sono attenti alla salvaguardia dell’ambiente, con particolare attezione al territorio alpino. Oltre a rispettare l’ambiente infatti, si impegna a migliorarlo, sia
nell’attenzione della scelta dei materiali, sia nel range di colori, in modo che non siano troppo in contrasto con il territorio circostante.

SUBLIME – TRA ARTE E MODA

Aurora Riminesi

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La collezione è ispirata all’opera “Un viandante sul mare di nebbia” dell’ artista tedesco Caspar David Friedrich (1816). In particolare, mi soffermo sul profondo significato che si cela dietro il quadro, per poi reinterpretarlo in chiave moderna e personale per i miei capi. Prendo ispirazione da alcuni elementi pittorici del dipinto come ad esempio la raffigurazione del personaggio rivolto di spalle e la raffigurazione della natura, in particolare la nebbia, che mi ha ispirato per la creazione di effetti spugnati che poi saranno riportati sul tessuto. Inoltre, ho analizzato elementi e focalizzato dettagli della moda nei primi anni dell’ottocento, come lo sbuffo, il collo alto e gli intrecci. Il naming “Sublime”, è un termine che è stato estrapolato dopo uno studio approfondito e rappresenta a pieno ciò che vuole far esprimere l’opera. Il “Sublime” è quel misterioso e affascinante insieme di sensazioni che è possibile provare solo di fronte ad una maestosità. “Sublime” guarda al passato per reinterpretarlo in chiave moderna, unendo l’estetica ottocentesca alla moda di oggi.

A Loom of Words 2024

Elena Baldi

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 “Un telaio di parole” mette insieme la tecnica della Textile Art con quella del Caviardage, utilizzando poesie di donne, che troppo spesso sono state oscurate da una società patriarcale. Le poesie sono di Ada Negri, Alda Merini e Sylvia Plath. Ognuna delle quali affronta tematiche diverse legate al mondo femminile. Penso che quello tessile possa essere un mezzo tipicamente femminile con cui le donne possano dare voce ai propri pensieri e a ciò che hanno dentro e vogliono tirare fuori. L’arte è terapeutica e può aiutarci ad entrare in contatto con le nostre emozioni. Per il progetto ho deciso di minimizzare gli sprechi tessili. Per questo motivo ho utilizzato gli scarti dei nastri come riempimento decorativo della parte plastica di uno dei capi. Il mio scopo è quello di rendere questo il centro focale del mio lavoro, fino al punto di ottenere uno spreco tessile pari a zero.

OUTRO

Michela Cipriani

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La mia collezione esplora il tema del cambiamento, all’interno della nostra frenetica quotidianità. Venezia è la principale fonte d’ispirazione. Questa città, sospesa tra passato e presente, lotta per preservare la sua identità in un’epoca che spesso cerca di trasformarla in un qualcosa che non è. I capi della collezione incarnano questi concetti con forme morbide ispirate direttamente dall’estetica fluida di Venezia. La sovrapposizione di jersey e tulle stampati, i principali tessuti nella collezione, crea un gioco di percezioni rendendo ogni stampa eterea e conferendo a ciascun capo un effetto visivo unico. Attraverso questa collezione ho voluto esplorare come l’adattarsi non significhi perdere sé stessi, ma piuttosto trovare una nuova forma di espressione personale. Il fulcro della mia collezione è nella combinazione di stampe e tessuti che ho studiato per la realizzazione dei vari outfit sviluppando una tecnica per ridurre al minimo gli scarti di tessuto.

OLTRE

Alessia Ancillotti

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Qual è il confine tra realtà e percezione? Questa domanda ci conduce alla creazione di ‘’Oltre’’. La collezione ci invita ad essere più istintivi, ad andare oltre i propri limiti verso una consapevolezza più grande. Lo “spettatore” è coinvolto sia sul piano percettivo che fisiologico. I colori sono una parte importante della collezione. Il blu, che ama la profondità, viene rafforzato da forme morbide. Elementi metallici stimolano il senso dell’udito ed il print principale è ispirato dall’arte op con le sue distorsioni, illusioni, movimento. La collezione è stata creata utilizzando nylon riciclato stampato a mano ed il software Clo3d per la realizzazione dei pattern.

nuvola informe

Anna Maggio

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In un viaggio onirico tra realtà e immaginazione, “Nuvola Informe” emerge come una collezione che abbraccia la dualità dell’essere. Ispirata dai sogni ancora in attesa di prendere forma, questa serie di capi si avventura oltre i confini della moda tradizionale, esplorando la connessione intrinseca tra il sogno e la realtà. Attingendo dalla maestria di Paul Poiret e dall’audacia di Cristòbal Balenciaga, la collezione si nutre dell’ heritage della moda, reinventandola attraverso lenti contemporanee. “Nuvola Informe” si avvale di tecniche di riciclo tessile e modellistica zero waste, trasformando materiali dimenticati in espressioni d’arte che si inseriscono con grazia nella vita di tutti i giorni. Le creazioni si muovono fluidamente sul corpo, giocando con le forme, in un dialogo costante tra il mostrare ed il celare.

DIGITOPIA MAGAZINE

Elisabetta Salton

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La collezione SS 25/26 per donna si ispira al trend Digitopia di WGSN, con un’analisi di alcuni micro trend come Dream Diaries, Underwater Fantasy e Hyper Optic. Il concept è una riflessione sul tema dell’uomo che vive in un’epoca di incertezza e negatività derivante dai periodi bui del passato. Tuttavia, l’uomo ha una visione positiva del futuro e di pari passo con lo sviluppo tecnologico vive in modo propositivo verso un domani migliore. La collezione si concentra sull’esplorazione di tessuti e tagli innovativi, creando abiti che trasmettono un senso di ottimismo e speranza. I colori utilizzati richiamano l’atmosfera sognante dei Dream Diaries, con tonalità pastello e sfumature delicate. Allo stesso tempo, l’elemento della Underwater Fantasy si traduce in stampe e decorazioni ispirate all’oceano, che aggiungono un tocco di magia e mistero ai capi.

etere 2024

Giovanni Toniolo

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Come aiutare l’uomo in una società con ritmi serrati e a cui manca il tempo? La risposta arriva dai futuristi e costruttivisti, i quali pensavano che il capo ideale per una società avanzata fosse la tuta: un capo d’abbigliamento unisex, pratico per la vita di tutti i giorni; formato da un unico pezzo di stoffa senza spreco di tessuto. Nasce così una collezione di abbigliamento versatile, ergonomica e sostenibile pensata per chi vive in un perpetuo presente e sempre in corsa. Il colore predominante è il bianco che rende il prodotto simile ad una tela bianca da “dipingere”, che l’acquirente può decidere come personalizzare. Per la realizzazione della collezione vengono impiegate varie tecnologie (DyeCoo, DyeOx), materiali sostenibili (Gommatex, Econyl, Rcotton) e scarti tessili senza uso di solventi o acqua aggiuntivi.

SI ALZA IL VENTO / 2024

ANGELA HUANG

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La collezione prende ispirazione dal Romanticismo ottocentesco, e come i romantici sentivano ed esaltavano le emozioni. Prendendo ispirazione dallo studio delle luci sul paesaggio di William Turner, la collezione svela i sentimenti degli esseri umani e il concetto di essere nella natura. É presente un perenne rapporto di dinamicità nella collezione tramite forme dinamiche che guidano la line-up riprendendo i colori di un giorno: quello che passa dall’alba alla notte fonda. Le manipolazioni tra ricami, strisce di pelle, plissè e organze vengono intrecciati da un vento fantasioso e vanno ad enfatizzare una natura sublime, con uno sguardo digitale. Integrando la tecnologia con la sensibilità della natura umana.

ESSENZA / 2024

ANNA GERVASI

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La collezione “Essenza” affronta il delicato processo di elaborazione, accettazione e convivenza del lutto di una figlia per la perdita del padre, evidenziando come tale esperienza possa creare una connessione platonica tra i due. Questo legame permette di fondere in modo autentico l’essenza maschile e femminile, esplorando la relazione ancestrale tra padre e figlia.

THREADS OF OPPOSITES / 2024

GRETA PECCIA

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In questa collezione ho voluto esprimere con un atteggiamento audace e irriverente, una contraddizione intrigante. Questa collezione prende vita dallo studio e dall’analisi del kitsch, dalla sua evoluzione nel corso della storia e dalla sua applicazione in diversi campi dell’arte. Il racconto di un percorso di vita vissuto dove ogni outfit ritrae un personaggio che, spogliato di ogni giudizio, mette in scena una precisa fase della vita attraverso l’evocazione emotiva della
superficie tessile.

REMINISCE HEAVEN / 2024

MATILDE TASSELLI

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La collezione è un viaggio nel percorso emozionale del designer, che ha portato avanti una ricerca di ispirazione legata ai ricordi dell’infanzia, ricchi di profondità emotiva. Creando così un parallelo con i legami del passato. È definito un percorso di scoperta perché favorisce il processo di crescita e cambiamento. Questo viaggio interpersonale è caratterizzato dall’assurdità e dall’ambiguità dell’esistenza, poiché il raggiungimento di un certo livello di coscienza coltiva un senso più profondo di autocoscienza e resilienza.

GENERATIVE MAN / 2024

MAX PUTRINO

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Questa collezione sfida la mascolinità tradizionale, mostrando sfumature più delicate dell’identità maschile. Coniugare i due estremi del fatto a mano con la tecnologia, forme simili ad armature e delicati pezzi di maglieria con elementi stampati in 3D mostrano l’altro lato della personalità di un uomo che vuole essere decorato e sentirsi bello non per gli altri ma per se stesso. L’ispirazione viene da artisti cyber, dal motociclismo e dall’abbigliamento sportivo, enfatizzando forza e competitività. Allo stesso tempo la moda ispirata allo sport introduce implica l’incorporazione di materiali più morbidi e silhouette più fluide. Un contrasto armonioso di forza e vulnerabilità, resilienza e sensibilità.

UNKNOWN JOURNEY / 2024

NORA BAGDASAROGLU

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Questa collezione si propone di raccontare un viaggio, il cui scopo è incoraggiare le persone verso il risveglio olistico e il ritorno al proprio io interiore, distaccandosi dalla complessità del mondo odierno. Il risveglio olistico è lo stadio in cui si vede e si comprende ogni cosa nella terra e nel cielo. Una parte importante del cambiamento umano. È un processo di completamento e il processo passa attraverso la fase di comprensione dei sogni.

FLOATING CONCRETE / 2024

SERGIO catania

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Il punto di partenza per la collezione F/W 24/25 e’ stato l’architettura lecorbusieriana e successivamente quella brutalista, da cui prende forme, materiali e concetto, basato sulla funzione che sovrasta l’estetica. Il concetto di funzione viene messo da parte con Carlo Scarpa, architetto veneziano degli anni 50, lasciandosi andare all’estetica ma mantenendo forme e materiali brutalisti. In particolare in Tomba Brion, monumento funebre situato nella provincia di Treviso e commissionato dai coniugi Brion, che racconta la poetica della morte e dell’unione tra uomo e donna. Luogo in cui proprio Scarpa ha deciso di essere seppellito, ritagliandosi un angolo intimo in cui oggi riposa, ancora in piedi.

BOY TO MAN / 2024

SOPHIA cuomo

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La collezione nasce dallo studio e dalla ricerca di una particolare cerimonia, detta di breeaching. La cerimonia prevedeva un passo di transizione del bambino nell’ evolversi in uomo adulto. Un ‘’coming out’’ dei bambini di modo che fossero pronti al lavoro e alla vita sociale. Questa cerimonia segnava il momento di maturità, la quale era stabilita a discapito del volere del bambino, il quale era indubbiamente inconsapevole del raggiungimento della maturità.

CLOUDED CONSCIENCE / 2024

TARA PITONI

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La collezione verte sulla condizione umana, riguardante l’alternarsi di coscienza e incoscienza. Il progetto parte dalla interpretazione dei sogni di Sigmund Freud per poi trarne una visione personale su questo argomento. Schematizzando la collezione, notiamo in essa la suddivisione in tre fasi principali: Sogno, incubo e risveglio.

IKAI / 2024

YANNI MALHOTRA

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Questa collezione parla del viaggio che colma il divario tra l’eredità indiana e l’estetica contemporanea, rispecchiando il mio viaggio personale dall’India all’Europa. Si basa sulla fusione della profondità spirituale e delle credenze religiose con una prospettiva contemporanea. Uniscono perfettamente elementi come l’accessorio tradizionale indiano chiamato “bangles” – noto anche come braccialetto- in vetro e metallo. Coniugare la storia con la modernità attraverso l’arte dell’uncinetto, le tecniche del tessuto a maglia con le tradizionali forme di drappeggio.

Shōganai – Non esiste nessun modo corretto, 2024

Mariagrazia Serena Peres

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La collezione è un viaggio onirico ispirato al concetto giapponese di “Shōganai”, un invito ad abbracciare con serenità l’illogico. Tra il reale e il fantastico, la collezione si immerge nell’universo degli Yōkai giapponesi. La musa della collezione è una figura scintillante, avvolta in colori vivaci e texture morbide, che sfida l’immagine tradizionale degli Yōkai con la sua manina deforme, simbolo magico che si intreccia con le creazioni. Ogni capo è un’esplosione di colori sgargianti e materiali tattili, pellicce colorate e tessuti trapuntati pensati per evocare sensazioni di gioia e relax in un abbraccio di comfort e protezione. “Shōganai” trasforma la moda in un rifugio di bellezza e serenità, un sogno tangibile che invita a scoprire un mondo di armonia e quiete in mezzo alla frenesia quotidiana.

COSPLAYER

Annachiara Rabito

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 ‘COSPLAYER’ è una critica alla moda in chiave ironica, mettendo in discussione come l’abbigliamento sia spesso utilizzato per mostrare uno status symbol superficiale. La collezione si sviluppa a partire dall’ispirazione della subcultura del Camp degli anni ‘60, secondo la visione di Susan Sontag. Questa estetica celebra l’eccesso, l’esagerazione e la consapevolezza dell’artificio. Si ispira anche a Georg Simmel, il quale afferma che ognuno di noi possiede il desiderio contraddittorio di essere parte di un gruppo e contemporaneamente starne fuori affermando la propria individualità. La provocazione sta nell’uso dell’underwear, ad ogni modello manca un capo che scopre l’intimo sottostante, il gusto è vintage e militare, come gli abiti da cui ne prendono ispirazione. Le etichette e gli scontrini mostrano il “nuovo” e l’ostentare in maniera satirica.

Volume Line

Ines Da Silva Di Francesco

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In un mondo in continua evoluzione, ho creato una collezione di 5 outfit che prendono ispirazione nel urban del Giappone di oggi, con volumi e linee molto semplici ma d’impatto con sovrapposizioni tra loro. Per la collezione ho pensato e inserito tessuti creati con fibre e filati sostenibili.

Holding Hands with the Gods

Saverio Rufini

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La tematica principale riguarda l’illusione della vita che stiamo vivendo. Ogni traguardo che si raggiunge risulta ormai meccanico, dalla nascita alla morte. Ho diviso il mondo in otto gruppi, uno per silhouette: Credenti, Ribelli, Pensatori, Politici, Leader, Reali, Muse e Divinità. Quando si uniscono, creano l’illusione. Ho sempre cercato di bilanciare idee profonde con capi strutturati e curati nel minimo dettaglio, questo rappresenta il mio modo per risvegliare e illuminare le persone. Le silhouette rappresentano simulacri di un armadio transgenerazionale che va giù vertiginosamente alle allacciature della corsetteria ottocentesca, per risalire attraverso i completi sartoriali dei Mod, passando per l’armamentario BDSM e poi sempre più su, fino alla vetta del 2010, con l’abbigliamento striminzito degli emo.

TOPPE SUI GINOCCHI – AI/2025

Arianna Nati Poltri

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Questa collezione celebra il desiderio di tornare bambini attraverso il gioco semplice e creativo. Ispirata dalla mia infanzia nella campagna Casentinese, dove giocare significava inventare storie, correre, saltare e rotolarsi nell’erba, spesso sporcare o strappare i pantaloni. È per questo motivo che la collezione prende il nome di “Toppe sui ginocchi”. La scelta del Panno Casentino come materiale principale è un omaggio alla mia infanzia trascorsa in questa valle. Questo tessuto pregiato non solo conferisce un’aria di eleganza rustica ai capi, ma evoca anche ricordi e sentimenti legati alle mie radici, mentre la stampa con il cianotipo celebra l’unione tra gioco e natura, costante nei miei ricordi. Caratterizzata da uno stile genderless, colori accesi e silhouette baggy oversize, la collezione offre comfort e libertà di movimento. Questo design conferisce un tocco giocoso e nostalgico, reinterpretando l’usanza di comprare vestiti più grandi ai propri figli per permettere ai bambini di crescere con essi. “Toppe sui ginocchi” è la prima capsule collection del brand Paraguas, un’idea di startup sostenibile con l’obiettivo di recuperare tessuti da vecchi lettini, sdraio e ombrelloni, oltre a selezionare materiali 100% naturali o provenienti da rimanenze di magazzino.

Bio Fractal 2024

Asia Grifalconi

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La mia ultima collezione creata all’ECNU di Shanghai, si intitola “Bio Fractal”. Un frattale è un oggetto geometrico dotato di autosimilarità interna: ripete la sua forma allo stesso modo su scale diverse, tanto che ingrandendone qualsiasi parte si ottiene una figura simile all’originale. In natura siamo circondati da forme frattali. La loro ripetitività a volte è la loro bellezza. Pensiamo ai gusci, alle bucce, alle muffe, al nucleo dei frutti e ai loro semi, agli invertebrati e alla loro pelle chiazzata. Un mondo fatto di dettagli unici e irripetibili. Ho tratto particolare ispirazione dagli stampi che di solito sono considerati un presagio negativo, ma in realtà presentano pigmentazioni molto colorate, superfici ondulate, quasi morbide alla vista.

Maschere Tessili – intimacy revealed

Camilla Gertosio

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La collezione esplora il complesso intreccio tra il senso di vergogna e il ruolo degli abiti come mezzo di protezione e rivelazione personale. Il progetto si propone di esaminare come i capi d’abbigliamento possano fungere da maschere e nascondere parti di noi stessi mentre, al contempo, rivelano aspetti della nostra identità. Ogni pezzo della collezione è stato concepito per evocare emozioni e riflessioni profonde, utilizzando texture, forme e materiali che richiamano la dualità tra copertura e esposizione. “Maschere Tessili” invita gli osservatori a riflettere sul proprio rapporto con la vergogna e l’abbigliamento, sottolineando come i tessuti che indossiamo possano diventare simboli potenti delle nostre vulnerabilità e delle nostre forze interiori. La narrazione visiva si basa su quattro figure retoriche: climax, iperbole, chiasmo e antitesi. Questo strumento espressivo ha permesso a ogni indumento di diventare una chiara dichiarazione delle diverse sfaccettature dell’intimità e della rivelazione di se stessi.

PARASULI -2023

Cristina Falsone

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PARASULI è un progetto di upcycling che trasforma gli ombrelloni da spiaggia scartati in capispalla, concentrandosi sul riutilizzo degli ombrelli locali siciliani attraverso tecniche sartoriali. Queste giacche sono Zero Waste, impermeabili, versatili e di genere neutro! Il design si basa su una giacca da lavoro da uomo adattata alle caratteristiche degli ombrelli. Il progetto opera sotto l’etichetta CANICATTIVA nel settembre 2023, guidato da Cristina Falsone, dottoranda presso l’Università Vanvitelli di Napoli da dicembre 2023. #Research #Reactivate #Recompose #GiveValueToWhatWas

TECHNOMADZ

Gilberto Sborea

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Sulla base della fumettistica e della letteratura cyberpunk, la collezione concentra l’attenzione sulle modalità di sopravvivenza delle popolazioni del futuro più emarginate, sempre più schiacciate da un giogo che, nel nome della tecnologia e del profitto, mette continuamente a rischio la percezione del Sé. Nel manga Blame! i Technomads vivono nelle intersezioni di megastrutture, al riparo da robot, dovendo escogitare metodi innovativi per mimetizzarsi e sopravvivere.

La città del Diavolo

Ginevra Paiola

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La collezione nasce dall’idea di raccontare la storia della mia città, Torino, attraverso le leggende che la riguardano. Ogni outfit è ispirato ad un particolare personaggio abbiamo quindi: l’angelo, la dama bianca, la custode e la sibilla per la magia bianca e il mago, il cavaliere, la strega e il diavolo per la magia oscura.

Harmonia P/E-A/I 2025

Gioia Dalidi

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La collezione Harmonia trae ispirazione dall’incontro armonioso tra la tradizione giapponese e l’eccellenza del Made in Italy. Questa fusione culturale si manifesta in ogni capo attraverso l’equilibrio tra linee pulite e dettagli ricercati, tipici del design giapponese, e l’uso di tessuti pregiati e sostenibili italiani. L’obiettivo è creare abiti che non solo esaltano l’eleganza e la funzionalità, ma che rispettano anche l’ambiente e le persone coinvolte nella produzione. Ogni elemento della collezione riflette l’essenza della filosofia giapponese del wabi-sabi, che trova bellezza nell’imperfezione e nella semplicità, combinata con l’attenzione meticolosa ai dettagli e alla qualità tipica dell’artigianato italiano. Questa sinergia si traduce in capi che celebrano la cultura e la tradizione di entrambi i paesi, offrendo una moda sofisticata e contemporanea che risponde alle esigenze moderne con un approccio sostenibile.

Non guardare sotto il tappeto, 2023

Giorgia Melis

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“Non guardare sotto il tappeto” è l’esito dell’ultimo laboratorio progettuale del mio corso di laurea. Facente parte di un percorso ancora in atto, iniziato con il primo progetto di laboratorio magistrale, si propone di esplorare e rappresentare una mia continua ricerca delle emozioni e sentimenti, attraverso scavi sempre più profondi. Gli elementi con cui preferisco lavorare sono la stratificazione, l’utilizzo di tagli vivi e la manipolazione tessile. La maglieria inserita presenta sempre una trama imperfetta. Il progetto prende origine da una ricerca sul costume storico e, soprattutto, sull’uso originario della camicia, che utilizzata sotto gli indumenti complessi e decorati dei nobili, assorbiva e tratteneva lo sporco che non doveva trapelare esternamente. Nei miei lavori, cerco di dare forma a tutto quello che bisognerebbe portare fuori.

I nuovi codici estetici nella Moda contemporanea (2023-24)

Miriam D’Avalos

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L’ispirazione dei progetti che sto presentando per la candidatura sono tutti ispirati ai nuovi codici estetici contemporanei che fanno parte della moda digitalizzata, virtuale, che si traduce in forme astratte ma possibili grazie ai nuovi strumenti tecnologici. Dunque, il mio stile vuole rappresentare una cultura street moderna che abbraccia diversi settori, dall’accessorio all’abbigliamento fino alla maglieria.

2000s DREAM/ SILENT NOSTALGIA 2024

Valentina Arnone

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La collezione si ispira alla sottocultura delle e-girls e degli e-boys della Generazione Z, emersi durante la seconda metà degli anni 2010, il cui stile trae ispirazione dalla cultura hip-hop ed emo, dalla street fashion giapponese, come anime, cosplay, kawaii e la moda lolita. Dietro l’abbigliamento c’è una storia che parla di identità e di ricerca di un senso di appartenenza in un mondo sempre più connesso eppure sempre più frammentato. Eppure, forse ciò che realmente distingue la sottocultura degli e-kids è la sua innata nostalgia per i primi anni 2000. I tessuti e materiali riflettono la versatilità e l’individualità della tematica, tra linee morbide e strutturate per creare un equilibrio tra onirico e reale. I colori sono brillanti e si alternano con toni più scuri, per arrivare al denim. La pelle stampata ed i glitter aggiungono un tocco di giocosa eccentricità. La sovrapposizione di strati di tessuto differenti è un elemento chiave della collezione, che rievoca il senso di stratificazione delle influenze che definiscono gli e-kids.

Japonisme 25

Maria Rosaria Gallo

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Ispirata alla tradizione Giapponese, adattata allo stile di tutti i giorni.